martedì 7 agosto, ore 18.00

La Compania Sharon Fridman rende omaggio alle donne che, dopo la prima guerra mondiale, hanno preso in mano le redini dell’umanità, ricostruendo le case, curando con urgenza le ferite profonde causate dalla devastazione irrazionale e illuminando un presente di speranza.

 

ANTEPRIMA

Martedì 07/08 - Ore 18:00

CAMPANA DEI CADUTI, ROVERETO

Giovedì 09/08 - Ore 18:00

PIAZZA DANTE, TRENTO

Sabato 11/08 - Ore 15:00

SACRARIO MILITARE, PASSO DEL TONALE

 


SHARON FRIDMAN

COMPAÑÍA SHARON FRIDMAN

SPAGNA / SPAIN


A PIEDI NUDI

100 ANNI DALLA FINE DELLA GRANDE GUERRA

PRIMA ASSOLUTA / WORLD PREMIERE

CREAZIONE SITE SPECIFIC / SITE SPECIFIC CREATION

COPRODOTTO DA / CO-PRODUCED BY FESTIVAL ORIENTE OCCIDENTE

Direzione e coreografia / Choreography and direction Sharon Fridman

Assistente artistico / Artistic assistant Lucía Montes

Assistente alla drammaturgia / Dramaturgy assistant Antonio Ramírez

Musiche / Music Ofer Smilansky & Idan Shimoni

Con la partecipazione di / with Walter Filippini (fisarmonica / accordion)

Costumi / Costume designer Chiara Defant

Danzatrice / Dancer Melania Olcina

Con la partecipazione di / with 60 danzatori amatori e professionisti che hanno preso parte al processo artistico con la compagnia / 60 amateur and professional performers after a process of artistic collaboration with the company

Responsabile della produzione / Production manager Lola Ortiz de Lanzagorta

Assistente alla produzione / Production assistant Nerea Aguilar

Grazie a / With thanks to I 40 performer volontari che hanno collaborato al processo artistico a Madrid, senza I quali non sarebbe stata possibile la creazione / The 40 volunteer performers that were with us in Madrid (Spian) during the creative process, without whom we could not have created the piece

Prodotto da / produced by Festival Oriente Occidente e Compañia Sharon Fridman

In collaborazione con / in collaboration with Provincia Autonoma di Trento, Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Fondazione Museo Storico del Trentino, Fondazione Campana dei Caduti, Comune di Trento, Comune di Vermiglio

Durata / Duration 60’

Autore conosciuto e amato dal pubblico di Oriente Occidente, Sharon Fridman torna dopo il successo di Rizoma, che aveva scandito la ricorrenza della Prima guerra mondiale alla Campana dei Caduti nell’edizione 2014, con un nuovo magniloquente progetto ‘di comunità’ nell’anno in cui si celebra la fine di quella sanguinosa guerra. Noto per progetti site specific su larga scala in cui sviluppa ‘paesaggi umani’, il coreografo israeliano, attivo in Spagna, pone questa volta al centro della sua ricerca la figura femminile. È la donna, sostenuta da razionale devozione, protagonista della ricostruzione fisica e psichica post-bellica del nuovo progetto per Oriente Occidente intitolato A piedi nudi. 100 anni dalla fine della Grande Guerra.

Al termine del primo conflitto mondiale le donne - spiega Fridman - hanno preso le redini dell’umanità, hanno ricostruito le case e il nido familiare guarendo le profonde ferite fisiche e lo smarrimento della devastazione; hanno dato rifugio all’insensatezza, hanno ridato speranza”. E ancora una volta, per costruire il suo lavoro, il coreografo ricorre a una call partecipativa per coinvolgere un centinaio di persone del luogo da affiancare alla protagonista e a un fisarmonicista. “Mi piace lavorare con le persone del posto e con i veri ricordi di famiglia. Trasmettere la vita ‘sulla scena’ è ciò che cerco. La danza è contatto, contiguità tra corpi, mutuo soccorso. È questa l’idea che sottende ogni mio lavoro: sento il bisogno di mettermi in relazione con la naturale necessità delle persone di muoversi ed esprimersi e di connettersi reciprocamente”. Un retaggio che muove dai suoi esordi come ballerino, quando a otto anni in Israele comincia a studiare le danze popolari per mettersi in relazione con la collettività e la vita di tutti i giorni attraverso il movimento. Poi sono seguiti gli ingaggi nelle grandi compagnie di danza contemporanea del paese e la contact improvisation, altra tecnica di movimento basata sulla relazione con l’altro.

Con A piedi nudi unisce tutti i suoi saperi per costruire un lavoro a tappe da presentarsi in tre luoghi simbolici del territorio trentino: una stazione ferroviaria, uno spazio naturale in quota e la Campana dei Caduti di Rovereto. Una donna attraversa i territori dell’umanità e riconcilia il passato con il presente, accetta e comprende la perdita, la solitudine, la morte, riesce a trasformarsi per andare avanti. Perché è il timone della vita quotidiana e porta la sua marcia verso una nuova famiglia, una nuova società. Un nuovo paese, un nuovo continente.

Short

It is the centenary of the end of WW1 that brings Sharon Fridman back to our Festival with a celebratory community project that speaks volumes. Three stops in three symbolic sites in Trentino, hosting the different moments of a creative project where it is women who the choreographer chooses to play the central role in the physical and psychic reconstruction after the war. Local people have been invited to take part in the three performances of Barefoot, with a dancer from Fridman’s Company, a singer and an accordion player who will together narrate the rebuilding of humanity’s home and society in the wake of post-war devastation.

 

Gratuito / Free

 

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