Quante volte finita la fila che in questo periodo ci divide dall'ingresso dei supermercati ci siamo sentiti dire: “Prenda questo prodotto, è italiano”. Se si tratta di formaggio grattugiato non si discute, così come tra i cannoli siciliani eviterei quelli prodotti in Danimarca, ma se volessi dei crauti probabilmente dovrei preferire quelli tedeschi. Sugli scaffali degli alimentari sembra passare una sottile linea rossa che divide l'amor di patria dal nazionalismo. Prendere il meglio, ovunque lo confezionino, che siano prodotti o idee, sarebbe un passo avanti nell'unificazione di un continente che ha una storia incredibilmente complessa. Oltre ai passionali video girati da droni che sorvolano le nostre splendide città deserte per convincerci a evitare in futuro gite in ogni aggregato umano lontano dai nostri confini, in rete si trova anche qualche ricostruzione storica di come l'Europa è diventata quello che è. La giurisdizione su ampie porzioni del continente è passata di mano in mano molte volte. Imperi disgregati, invasioni dilaganti, milioni di morti. Poi la pace. Tutta insieme, per oltre settant'anni. Non era mai successo prima. Anche a questo sono servite le istituzioni europee dove la Campana lavora costantemente per il dialogo. Avranno i loro limiti, ma questo non rende i crauti italiani migliori di quelli tedeschi. Orecchie aperte alle 21.30.

Iscriviti alla nostra newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione