Se sei in svantaggio nel secondo tempo provi a recuperare. Cerchi di capire quello che è andato storto, dai un'aggiustata ai meccanismi di difesa e prepari il contrattacco. La “fase 2” più o meno dovrebbe essere la stessa cosa. Stiamo 3 a 0 per il virus. Mentre la gente muore, l'economia è crollata, la diplomazia scomparsa. Il Ministero degli Esteri si occupa quasi esclusivamente del rimpatrio dei connazionali, le visite di governo e le missioni bilaterali sono sospese, le crisi internazionali ignorate. Sui giornali si fa fatica a trovare una notizia di esteri, nel frattempo il generale Haftar si è autodichiarato nuovo rais della Libia, mentre in Corea del Nord il “leader supremo” appare e scompare come David Copperfield, lasciando detto di lanciare ogni tanto qualche razzo per essere sicuro che funzioni. Quando è caduto il muro di Berlino qualcuno ha parlato di “fine della storia”. Non era vero. Il mondo va avanti e i vuoti di potere finiscono sempre per essere colmati. La Campana continua a parlare al mondo ogni sera, l'Europa deve ricominciare a farlo. Magari con la mascherina davanti alla bocca e i guanti monouso, ma bisogna andare a trovare i congiunti. È la fase 2. Orecchie aperte alle 21.30.

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