Esattamente dieci anni fa sul Colle di Miravalle si riunivano alcuni tra i maggiori musicisti del mondo. Tra questi, per fare qualche nome, c'erano Ennio Morricone e Salvatore Sciarrino. Due tipi con un carattere forte, ma molto diverso, come i loro lavori. Una cosa però li accomuna, entrambi amano l'armonia, tra le note e tra le persone. Per questo hanno accettato di fare parte della giuria del Concorso internazionale di composizione “Strumenti di Pace”, che in quell'edizione ha portato alla Campana l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il baritono Christian Miedl, diretti da Daniel Kawka. In programma c'era buona musica, ma non era un concerto, era un appello per la pace. Da cinque continenti arrivarono partiture che riflettevano su questo tema, in libertà. L'unico obbligo era quello di utilizzare tre versetti sacri, uno tratto dal Vecchio Testamento, uno dal Vangelo e uno dal Corano. Tutti e tre dicevano la stessa cosa: la pace si fa insieme. Morricone, come da regolamento, compose un pezzo sullo stesso testo. Si intitola Jerusalem e ha fatto il giro del mondo. Decise di dedicarlo a Maria Dolens e di fargliene dono, e questo non era previsto dal regolamento. Orecchie aperte alle 21.30.

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