Il 6 aprile le Nazioni Unite celebrano la "Giornata Internazionale dello sport per lo sviluppo e per la pace", proclamata il 23 agosto 2013 dall’assemblea generale in onore della data di apertura dei Giochi Olimpici moderni ad Atene nel 1896. Di seguito il contributo della Fondazione riportato anche dal sito UNRIC Italia.

I valori dello sport sono i valori di universalità e armonia. Su questa Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, combiniamo la nostra energia ed entusiasmo per contribuire alla costruzione, attraverso lo sport, di un mondo di rispetto, condivisione e pace. Così recita il messaggio di Audrey Azoulay, Director-General of UNESCO, in occasione di questo 6 aprile, Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e per la Pace. Anche per questo la Fondazione Opera Campana dei Caduti, che proprio  dell'interazione sociale nella prospettiva della pace fa uno dei suoi punti di forza, il 21 settembre prossimo, nell'ambito della Giornata internazionale della pace, organizzerà nella sua sede di Rovereto un momento di riflessione sul tema al quale prenderà parte il Presidente del Coni Giovanni Malagò. Proprio perché per sua natura lo sport è partecipazione, inclusione e cittadinanza, sul Colle di Miravalle diverse personalità interverranno per sottolineare la necessità di utilizzare sempre di più questo strumento allo scopo di unire gli individui e le comunità, fornire la possibilità di apprendere la disciplina, consolidare la fiducia in se stessi e ribadire valori fondamentali come la tolleranza, la cooperazione e la capacità di gestire le vittorie e accettare le sconfitte.

Malagò ha scelto di intervenire sul tema “lo spirito dello sport è la ragione della vita e la condizione del futuro di pace, di coscienza civile, di diritti umani e di solidarietà” legando la riflessione su questo ambito della società con il lavoro che la Fondazione porta avanti da decenni sotto il simbolo di Maria Dolens, la campana fusa con il bronzo dei cannoni della prima guerra mondiale che ogni sera con i suoi cento rintocchi ricorda i caduti di tutte le guerre e invita a riflettere e a operare per promuovere una cultura di inclusione. Ma quella del presidente del Coni è solo una delle conferenze sulla pace che si terranno sul colle di Miravalle, dove il 25 maggio prossimo  salirà padre Federico Lombardi, direttore della  Sala stampa della Santa Sede  al 2006 al 2016, che terrà una Lectio Magistralis sul senso dell'informazione e sul suo rapporto con i valori su cui si fonda l'operato della Fondazione.

A partire dall'idea visionaria di fondere strumenti di morte per farne il simbolo della vita, la Fondazione Opera Campane dei Caduti costruisce percorsi di speranza e da questi deduce iniziative che si fondano sulla interpretazione creativa dei valori simboleggiati dalla Campana della Pace. Nel 2014, in apertura delle celebrazioni della Grande guerra, è stato organizzato un "Pellegrinaggio civile sul sentiero della Pace", che ha portato centinaia di persone sui passi dei giovani soldati che un secolo prima avevano languito nelle trincee. Al loro ritorno i pellegrini sono stati accolti da un concerto ai piedi di Maria Dolens. A cinque anni di distanza, il percorso riparte  dallo stesso punto, con le stesse convinzioni che ora trovano sostegno anche nelle indicazioni delle Nazioni Unite.

Definendo gli obiettivi e i traguardi per il 2030 l'Onu invita a "Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti" sollecitando quanti come la Campana hanno un ruolo di osservatore a rafforzare e ampliare l'attività didattica e culturale. Per la Fondazione si tratta di intensificare un'attività che svolge da decenni e che dal 2008 ha trovato nella musica uno dei punti di riferimento, con numerose iniziative tra le quali "Strumenti di Pace", che ha portato al Colle alcuni tra i più grandi musicisti attivi sulla  scena mondiale, e il Premio Ennio Morricone, con il premio Oscar che ha ricordato a tutto il mondo il ruolo di Maria Dolens nella promozione della cultura del dialogo.

Proseguendo su questa scia dopo l'incontro con il presidente Malagò la Fondazione proporrà nella sua sede una concerto incentrato proprio sul rapporto tra sport e arte, per proporre un modo diverso di guardare alla stessa questione,  per sublimare attraverso la musica il messaggio. dell'armonia, della concordia, della cultura, unico mezzo per allontanare l'uomo dalla violenza.

 

 

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