III edizione del Premio Internazionale "Città della Pace 2013"

La Legge 24 febbraio 2006, n. 103, "Disposizioni concernenti iniziative volte a favorire lo sviluppo della cultura della pace", attribuisce il diritto a Rovereto, unica città in Italia, di fregiarsi del titolo di “Città della Pace”; prevede, inoltre, che la Fondazione Opera Campana dei Caduti istituisca un premio internazionale, frutto di un’attenta ricerca tesa a far conoscere, a valorizzare ed a rendere visibili quelle comunità, piccole o grandi che siano, che si contraddistinguono concretamente nell'importante creazione, sviluppo e affermazione di un'autentica "cultura di pace".
Da questa disposizione di legge nasce il Premio Internazionale “Città della Pace”, assegnato, nella prima edizione, anno 2009, alla comunità di Acupe, Salvador de Bahia (Brasile) e nella seconda edizione, anno 2011, alla città di Strasburgo.

Il presupposto per l’assegnazione della terza edizione del Premio Internazionale “Città della Pace”, nel 2013, nasce sempre dalla vocazione di Maria Dolens che, con i suoi cento rintocchi serali, esprime il suo messaggio universale di ripudio della guerra.
Come la Campana dei Caduti viene considerata il massimo simbolo storico e morale della più grande tragedia del 20° secolo, Lampedusa è da considerarsi luogo simbolo della guerra nell’era della globalizzazione: la violazione dei diritti umani e il non rispetto della dignità dell’uomo.

La Campana che è a Rovereto, è il più importante simbolo di pace di una città che si fregia del titolo di “Città della Pace”, una città nata sulle macerie della prima guerra mondiale, una città dilaniata dal conflitto è riuscita a rinascere anche come simbolo di pace duratura.  Come era solito dire don Padre Jori la Campana è a Rovereto ma non è di Rovereto,  si deve confrontare con il mondo e con il problemi del mondo stesso.
Il concetto di globalizzazione, non deve essere concepito solo da un punto di vista economico, o peggio, economicistico, ma da un punto vista sociale, il termine globalizzazione deve essere riassunto con quello di migrante.
Il migrante infatti esprime un concetto internazionale come la stessa Maria Dolens.
Il tema centrale del 21 secolo è proprio quello della globalizzazione e quindi quello della migrazione e del migrante.


Per i motivi descritti, nel 2013 rappresentanti delle istituzioni e della società civile di Lampedusa saranno presenti al Colle di Miravalle, ai piedi del monumentale bronzo, per ritirare il Premio internazionale Città della Pace.
Sarà inoltre l’occasione per instaurare un gemellaggio tra l’isola siciliana e la Fondazione Opera Campana dei Caduti.

Città invisibili

La Fondazione Opera Campana dei Caduti in collaborazione con Il Teatro Potlach realizza lo spettacolo “Città Invisibili” in occasione della consegna della “III Edizione del Premio Internazionale Città della Pace” che verrà assegnato nel 2013 a Lampedusa. Lo spettacolo sarà centrato sul tema dell’immigrazione.
Verrà adottato un procedimento speciale per questa edizione che ha al centro un tema così importante che tocca profondamente la nostra società, la nostra vita, il nostro lato umano.
Un tema drammatico che pervade il Mediterraneo e che vede Lampedusa e la sua popolazione al centro degli sbarchi di migliaia e migliaia di persone che fuggono dalla più estrema povertà per cercare una vita migliore, e per questo sono disposti a rischiare la vita su motoscafi e barche spesso fatiscenti.
Saranno raccolti materiali audio e video contenenti testimonianze, desideri, paure, ma anche speranze per il futuro. Saranno raccolti con metodo antropologico, rispettando i diversi punti di vista, le diverse culture e identità, in forma di interviste e di racconti, fotografie di volti degli abitanti, ma anche dei profughi, giovani e vecchi, donne ed uomini, bambini.
Tutti i materiali raccolti verranno montati ed elaborati dal Teatro Potlach e mostrati alle decine  di associazioni di teatro di musica di danza di arti visive ed alle numerosissime associazioni con scopi sociali del territorio che hanno partecipato alle passate edizioni.
Da questo momento partirà un dialogo tra i partecipanti in modo che le associazioni, gli artisti scambino le loro esperienze.
Successivamente sarà allestito lo spettacolo.
In questa fase, con l’aiuto del Teatro Potlach, ognuno trasformerà in modo artistico il materiale raccolto a Lampedusa ed il frutto delle riflessioni e dello scambio di esperienze partendo dalla propria identità artistica e sociale.
Solo a conclusione del processo di lavoro e di riflessione presenteremo per tre serate lo spettacolo “Città Invisibili” dove tutte le associazioni del territorio e gli artisti partecipanti presenteranno la loro creazione artistica sul tema dell’immigrazione lungo un percorso che verrà disegnato nella città. I filmati le interviste ed i racconti raccolti a Lampedusa faranno parte della grande rappresentazione.
Nella sede della Fondazione al Colle di Miravalle, verrà allestita inoltre una mostra visiva che invaderà tutto il territorio della Campana con i materiali raccolti a Lampedusa ed elaborati artisticamente con strumenti digitali.

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