ACCADE ALL'ONU
LE GIORNATE MONDIALI DEL 4 E DEL 20 FEBBRAIO

 

Finché lo fanno Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib è tutto nella norma, ma se l'invito a considerare il tuo prossimo come un fratello arriva dal Palazzo di Vetro la questione da confessionale si fa culturale e politica.

Gli episodi di violenza ispirati all'odio religioso sono in netto aumento da quando è cominciata la pandemia. Un dato che sottolinea come l'avversione verso l'altro sia direttamente proporzionale alle difficoltà economiche e sociali. Ci sentiamo insicuri perché lo stipendio non arriva, il bar nel quale abbiamo investito tutti i nostri risparmi è chiuso, gli impianti di risalita sono congelati, l'albergo è vuoto, i teatri deserti. Ragioni valide per essere preoccupati, anche arrabbiati. Motivi buoni per chiedere sconvolgimenti politici, radicali cambiamenti di rotta, maggiore fermezza o più flessibilità. Tutto quello che si vuole e si ritiene utile, ma i “miscredenti” non centrano niente. Non è colpa loro. Eppure gli attacchi ispirati all'intolleranza verso chi professa una fede diversa aumentano in questo periodo più velocemente del valore del Bitcoin, tanto che, come abbiamo riferito nel numero scorso, anche il Consiglio d'Europa ha appena istituito la figura di un nuovo rappresentante speciale incaricato di occuparsi a tempo pieno di questo problema.

Gli episodi di violenza ispirati all'odio religioso sono in netto aumento dall'inizio della pandemia

Il Covid ha aperto un nuovo orizzonte di convergenza tra i due leader religiosi che il 4 febbraio del 2019 hanno firmato ad Abu Dhabi il «Documento sulla fratellanza umana per la Pace mondiale e la convivenza comune» e l'Assemblea delle Nazioni Unite, che a due anni esatti da quell'evento ha indetto la Giornata internazionale della fratellanza umana. Lo stesso giorno. Lo scopo è quello di promuovere il dialogo interculturale, e favorire la conoscenza reciproca. Il periodo però è sfavorevole. La crisi economica ha esacerbato gli animi, la clausura ha offuscato il giudizio. Anche per questo, forse, nello stesso mese di febbraio, il 20, l'Onu promuove anche la Giornata mondiale della giustizia sociale, ritenuta una condizione indispensabile per il raggiungimento e il mantenimento della Pace e della sicurezza, sia all'interno dei Paesi che tra le Nazioni. Il Palazzo di Vetro invita gli Stati membri a consolidare gli sforzi per sradicare la povertà, promuovere l'occupazione, la parità di genere e i diritti delle popolazioni indigene e dei migranti.

Il rilancio economico può servire anche a placare gli attriti tra le popolazioni

Fratellanza e giustizia sociale magari saranno capitate casualmente una accanto all'altra, ma potrebbero innescare un cortocircuito tra valori che rappresentano le due facce della stessa medaglia. La giustizia sociale è un presupposto essenziale per la Pace, ma anche per il superamento dell'odio di qualsiasi genere, in primo luogo quello religioso, che poi è il più facile da innescare. Rialzarsi economicamente aiuta anche a riavvicinarsi al vicino di casa (quello che ha la moglie con la faccia coperta da un velo) e accorgersi che vive la crisi con le stesse difficoltà di nostro cugino (quello con la fidanzata che va a messa tutte le domeniche).

wole soyinka

Un'opera dell'artista di strada francese Combo della serie "COEXIST"

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