DALL’8 APRILE LA MOSTRA «HUMAN CROSSING – FOOTPRINTS OF CULTURE AND PEACE»

 

Un flusso narrativo incentrato sul rispetto e la difesa dei diritti civili. È questo l’obiettivo dichiarato di «Human Crossing – Footprints of culture and Peace», l’esposizione ideata da Roberto Ronca e Debora Salardi, che sarà inaugurata l’8 aprile presso la Galleria della Pace, il luogo dell’arte alla Campana. L’ambizione è quella di rappresentare il cammino del genere umano, con tutte le sue contraddizioni, e di farlo senza pregiudizi. Per questo il direttore artistico, Roberto Ronca, ha scelto i lavori di Francesca Lolli e Ignazio Fresu, due mondi narrativi molto diversi, ma che convergono nel rifiuto di ogni discriminazione.

Le istallazioni di Fresu ci propongono un ambiente silenzioso, fatto di scenari pietrificati, dove manca totalmente l’essere umano. Un mondo che acquista senso solo nel momento in cui ci entriamo dentro per vivere un racconto fatto di eguaglianza, di solidarietà, di Pace e di libertà. Attorno a noi si compongono scene ferme in qualche punto imprecisato della linea temporale. Forse tutto è effimero, ma le nostre impronte restano e potrebbero rappresentare un segnale per il cambiamento.

Francesca Lolli fa l’esatto contrario: il corpo e la sua voce diventano le armi con le quali combattere una battaglia contro ogni forma di discriminazione. Ironica, sarcastica, diretta, demolisce impietosamente gli stereotipi di genere. Le sue performance denunciano il maschilismo, il patriarcato e ogni forma di sopraffazione e di discriminazione. Un urlo per chi non può parlare e per chi non viene ascoltato.

Estetiche e mondi narrativi diversi ma che convergono nel rifiuto dei pregiudizi

Due artisti talmente diversi da rappresentare le due facce della stessa medaglia, che non si guardano mai, ma restano strettamente connesse. Fresu ti raggira con la poesia. Ti fa entrare in quella che sembra una romantica illusione, ti avvolge nella malinconia per poi sferrare un colpo improvviso, un messaggio secco che ti obbliga a guardare in faccia i tuoi limiti. Lolli inizia quasi scherzando, ti attira in quella che può sembrare una normale performance teatrale per poi disarmarti ponendoti di fronte a una sincerità completamente priva di filtri, che ti parla in prima persona, costringendoti a fare i conti con i tuoi pregiudizi. Due artisti che fanno appello alla nostra umanità, Lolli demolendo le sovrastrutture, Fresu rivelandone l’inutilità.

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