«La situazione in Italia è grave, ma non è seria». Lo ha detto Ennio Flaiano giocando a scopone scientifico con Elvis Presley e Michael Jackson. Col morto perché il quarto non si trova mai e Alberto Sordi ha smesso. Avevano appena appreso dai notiziari che il coronavirus non esiste, che è un'invenzione dei “poteri forti” decisi a instaurare una “dittatura sanitaria”. Lo urlavano, qualche volta da dietro alle mascherine, centinaia di manifestanti a Roma e a Milano, alcuni col gilet. Protestavano per problemi reali che vogliono risolvere smantellando una macchinazione globale pluto-massonica, forse pure giudaica. È già successo: grave crisi economica, forte svalutazione della moneta, individuazione di un nemico esterno, dittatura, guerra. Qui vicino, poco più a nord, nemmeno cento anni fa. Manifestiamo se qualcosa non va, soprattutto se siamo da mesi senza stipendio, ma guardando la realtà negli occhi, meglio se tutti con la mascherina. Possibilmente non tricolore però, perché quel simbolo è di tutti e tirandolo da una parte e dall'altra rischia di lacerarsi. Elvis è morto e magari Flaiano aveva torto. La situazione è grave, speriamo sia pure seria. Orecchie aperte alle 21.30.

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