Proteste si registrano nelle principali città turche dopo la decisione del presidente Recep Tayyip Erdoğan di ritirare il Paese dalla Convenzione di Istanbul, della quale il Governo di Ankara è il primo firmatario. Migliaia di donne hanno sfilato urlando slogan contro il femminicidio, che nell’ultimo anno avrebbe causato almeno trecento vittime. La segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, ha definito la notizia «devastante», mentre l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea Josep Borrell, ha espresso rammarico e «incomprensione davanti alla decisione del governo turco». «I Paesi dovrebbero lavorare per rafforzare e rinnovare gli impegni per mettere fine alla violenza contro le donne e chiedere conto ai responsabili degli abusi, non respingere trattati internazionali scritti per proteggerle», ha commentato da parte sua il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

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