Quando Winston Churchill andava a dormire tirava la tenda. Nel rifugio da dove dirigeva la difesa durante la seconda guerra mondiale non entravano né nazisti né luce, ma c'era una grande mappa. Dopo averla guardata tutto il giorno per decidere la migliore strategia militare da attuare il capo di governo non ce la faceva più. La copriva, fumava, beveva un po', e dormiva. Le guerre si vincono anche pensando ad altro. Anche in questi giorni c'è bisogno di distrarsi. Fare il pane in casa è piacevole, ma un aperitivo all'aperto di più. Le strade si sono affollate di nuovo, le mascherine sono scomode, ed è bello avere gli amici vicino. Churchill ha vinto la guerra e subito dopo ha perso le elezioni. È la democrazia. Noi abbiamo superato la fase in cui ci dicevano cosa fare, ora dobbiamo decidere da soli. È sempre la democrazia, e beato chi ce l'ha. Si tratta “solo” di trovare la proporzione tra il benessere del singolo e quello della comunità. Tra distrazione e responsabilità. Il problema è sempre lo stesso, dalle riunioni di condominio fino all'Onu. Churchill per salvare la democrazia tirava la tenda, a noi basta non tirare troppo la corda. Orecchie aperte alle 21.30.

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