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Una bella amicizia ha sempre legato Mariele Ventre e il Piccolo Coro dell’Antoniano di Bologna con Rovereto. Un rapporto testimoniato da ben tre visite che il coro, con la sua maestra fondatrice, ha avuto modo di effettuare alla Campana, tutte in febbraio, e in occasione del «Carnevale dei bambini». In queste occasioni il Piccolo Coro è stato protagonista di partecipatissimi e apprezzati concerti al Teatro Comunale Zandonai.

Mariele accompagnò i suoi bimbi del Piccolo Coro per la prima volta a Rovereto nel 1985, il 10 febbraio. Vi ritornò il 18 febbraio 1990, ricevendo in dono, per mano dell’allora segretario della Fondazione, Sergio Mozzi, la riproduzione in miniatura della Campana. La terza volta, a cinque anni esatti dalla precedente, il 19 febbraio 1995, sempre nel contesto del «Carnevale dei Bambini».    

Un anno significativo, il 1995, in quanto è l’ultimo per Mariele, che sarebbe scomparsa prematuramente appena dieci mesi dopo, il 16 dicembre. L’uscita e il concerto a Rovereto risultano dunque tra i suoi ultimi impegni col Piccolo Coro. È significativo che, proprio nel suo ultimo anno di vita, Mariele non abbia voluto rinunciare a questo appuntamento, ritenuto importante, non solo a livello artistico (il concerto allo Zandonai), ma anche momento formativo per i suoi bimbi. Quasi ad appendice di questi eventi, Il 20 aprile 2002 a Palazzo Todeschi si è svolto il 1° Convegno nazionale «Armonicamente Bambino», per maestri e responsabili di cori di bambini, organizzato dal Comune di Rovereto e dall’Associazione Culturale «Amici e Minicoro». Nel corso del convegno, introdotto da padre Berardo Rossi, ampio risalto è stato dato alla figura di Mariele e alla sua opera di educatrice e musicista. Tra i relatori, la sorella di Mariele, Maria Antonietta Ventre, presidente della Fondazione Mariele Ventre.

Da sempre il Piccolo Coro dell’Antoniano è promotore, convinto e forte, di una cultura di Pace, tra le tematiche più care e ricorrenti anche nel suo vastissimo repertorio. Non a caso nel 2003  ha ricevuto la nomina a Goodwill Ambassador dell’Unicef Italia «perché attraverso la forza comunicativa e il linguaggio universale della musica e del canto interpretato dai bambini possa trasmettere un messaggio di Pace e di speranza a tutti i loro coetanei, senza distinzione di nazionalità, religione, sesso, lingua e razza».

In realtà già molto prima di questo importante riconoscimento, il 1 settembre 1971, alla vigilia della tournée in Terra Santa, ricevette da Paolo VI, la richiesta di portare il suo saluto e augurio di Pace nella terra dove nacque Gesù. E, non a caso, al suo arrivo all’aeroporto di Tel Aviv, la prima canzone cantata in territorio israeliano fu Hevenu shalom aleichem: siamo venuti a portarvi la Pace.            

Nei suoi ormai sessant’anni di vita, il Piccolo Coro ha realizzato tantissime canzoni con al centro la Pace. Molti di questi brani sono confluiti nella recente compilation (dicembre 2022) che si intitola proprio Pace, con canzoni come Il cielo di Beirut, Il sole verrà, Prova a sorridere, Le impronte del cuore, Il mio cuore è un gran pallone, Una stella a Betlemme, Se la gente usasse il cuore e Hevenu shalom aleichem.

 

Francesco Marruncheddu

18 febbraio 1990: Il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano sotto la Campana, a destra Mariele Ventre e il segretario delle Fondazione Sergio Mozzi

19 febbraio 1995: Il Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano sotto la Campana

19 febbraio 1995: L’illustrazione donata a Mariele Ventre dall’artista Fabio Vettori in occasione del concerto del Piccolo Coro al Teatro Zandonai. Sullo sfondo Maria Dolens che domina la valle

19 febbraio 1995: Mariele Ventre sul palco dello Zandonai al termine del concerto applaude il maestro Gianpaolo Daicampi direttore del Minicoro di Rovereto

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