André Dalvit è un medico. Fa parte di quella schiera di operatori della sanità che stanno lottando contro il virus. In questo periodo li chiamiamo eroi e tra poco correremo il rischio di dimenticarli. La sua famiglia è originaria di Grumes, in Val di Cembra, ma lui sta lavorando in un'altra valle, quella di Fensch, in Lorena. È stato colpito dalla malattia, come tanti colleghi. È stato ricoverato, si è curato e ha superato la crisi. Spera di tornare presto al lavoro per ricominciare ad aiutare chi ancora ne ha bisogno. È uno dei tanti “trentini nel mondo”, quelli che pur vivendo lontano dalla terra d'origine non l'hanno dimenticata. Dal 1957 hanno fondato oltre duecento circoli in ventisei paesi sparsi in quattro continenti. Si ricordano tutti da che valle veniva il nonno, o più spesso il bisnonno. Amano due terre, ma non sono bigami, sono integrati, ricordano il passato e guardano avanti. Conoscono bene le parole memoria e futuro e sanno usarle per costruirci sopra un avvenire di condivisione. Le loro sono storie di iniziale diffidenza che è diventata profonda amicizia. Per questo dal 2008 sono gli ambasciatori di Maria Dolens nel mondo. Orecchie aperte alle 21.30.

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