L’anno che sta per concludersi rimarrà impresso in maniera indelebile nella memoria collettiva del Consiglio di Reggenza e dei collaboratori della Fondazione Campana dei Caduti. Dagli eventi che hanno avuto luogo al Colle di Miravalle durante il 2025 emerge infatti come lesson learned il condiviso convincimento di quanto importante sia, in un mondo in preda a drammatiche manifestazioni di violenza e ad estese sopraffazioni delle regole di civile convivenza imposte dall’arbitrio del più forte, il ruolo di una istituzione giornalmente impegnata, senza eccessivi clamori ma sempre con coerente determinazione, nella divulgazione dei valori della Pace, del rispetto dei diritti dell’Uomo e delle libertà democratiche.
Il fruttuoso solco tracciato esattamente cent’anni fa dal visionario ideatore e creatore di Maria Dolens, don Antonio Rossaro, e proseguito lungo i decenni con analoga sagacia e intelligenza dai successivi Reggenti, Padre Eusebio Jori, Pietro Monti e Alberto Robol, ha consentito al Centenario della monumentale Campana di essere celebrato, come si addice a una importante ricorrenza storica, in un contesto sì di formale ufficialità ma, al tempo stesso, anche di grande prossimità, grazie a un territorio e una popolazione che considerano a giusto titolo Maria Dolens una realtà pressoché “familiare“, sempre a portata di mano.
All’interno della programmazione ideata, le visite al Colle di Miravalle del Capo dello Stato Sergio Mattarella (19 luglio) e del Presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi (4 ottobre), oggetto di ampia copertura da parte dei media anche nazionali, ne hanno certamente rappresentato i punti più elevati e marcanti, lasciando tracce incancellabili in tutti coloro (e sono stati numerosissimi, in presenza di due eventi “sold out”) che hanno avuto il privilegio di assistervi, avendo modo di apprezzare dalla viva voce delle due prestigiosa personalità interventi ispirati a profonda saggezza e dinamica lungimiranza.
Ma, scorrendo il calendario delle manifestazioni, come non ricordare l’incredibile concerto israelo/palestinese di Noá e Miriam Toukan, svoltosi in condizioni atmosferiche talmente avverse da contribuire, alla fine, a aumentarne ulteriormente il fascino? O le raffinate esecuzioni musicali dell’Orchestra Haydn e della Banda della Guardia di Finanza, così diverse fra loro ma legate dal sapiente accostamento di repertori classici e moderni? E come non evocare il centro storico di Rovereto trasformato per tre gradevolissime serate estive in un enorme palcoscenico all’aperto dalla creatività degli artisti del Teatro Potlach?
Ritornando ancora al campo istituzionale, non può essere certamente tralasciata - anche per il suo carattere di première assoluta - la sessione extra-ordinem del Consiglio provinciale di Trento, riunitosi al Colle di Miravalle (e non, come da regola pressoché immutabile, a Palazzo Trentini) per adottare all’unanimità una Risoluzione di elevato profilo politico e sociale sui temi della Pace.
E l’elenco potrebbe, in realtà, proseguire oltre, dal momento che nell’anno del Centenario le manifestazioni, sia direttamente organizzate dalla Fondazione sia promosse da altri sodalizi e dalla stessa ospitate, sono risultate davvero molto numerose, dell’ordine di svariate decine.
Se esigenze di spazio ci obbligano a non procedere oltre (per gli interessati ad approfondirne la conoscenza, il loro elenco completo è comunque ricavabile dal nostro sito), un ringraziamento molto sentito va indirizzato agli organismi pubblici (in primis la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Rovereto) e alle entità private che con il loro generoso sostegno, rappresentato sia da contributi di idee che da messa a disposizione di risorse, hanno reso possibile la realizzazione di un programma di attività che, per ammissione praticamente generale, è risultato qualificato sul piano dei contenuti e ben equilibrato in quello dei settori tematici coinvolti.
Appare persino superfluo evidenziare come il positivo bilancio del “Centenario” costituisca per il Consiglio di Reggenza (che tengo pubblicamente a ringraziare, assieme ai funzionari per la fondamentale collaborazione) il miglior stimolo per proseguire con inalterato impegno nelle iniziative della Fondazione, in relazione al prossimo anno e anche a quelli immediatamente successivi. Senza poter fornire al momento anticipazioni dettagliate, in presenza di una programmazione non ancora del tutto definita, cicli di conferenze sui più pressanti temi della attualità internazionale e l’ampliamento dell’ambito della didattica a favore delle istituzioni scolastiche, tanto locali che “fuori sede”, appaiono rivestire, nella agenda contemplata per il 2026, altrettanti focus privilegiati.
Concludendo su una diversa nota, anch’essa di rilevanza non secondaria, desidero ricordare come nei primi mesi del prossimo anno il Trentino ospiterà una parte consistente delle competizioni dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali. Il poter “intercettare” alcuni dei protagonisti - autorità, atleti, accompagnatori - di tale prestigioso mega-evento, ricevendoli in visita al Colle di Miravalle per una presa di conoscenza diretta di Maria Dolens, costituirebbe senza ombra di dubbio un motivo di grande soddisfazione e alto prestigio per la Fondazione, rafforzandone quella vocazione internazionale già bene evidenziata dalla permanente esposizione di poco meno di 100 bandiere nazionali. Nel corso delle prossime settimane verificheremo presso le competenti sedi istituzionali la realizzabilità dell’ambizioso progetto, in modo da predisporne adeguatamente - in caso di riscontro positivo - le modalità operative.
Il Reggente, Marco Marsilli


Un momento del concerto israelo/palestinese di Noá e Miriam Toukan
Il cardinale Matteo Maria Zuppi alla Campana
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul Viale delle Bandiere assieme al Reggente Marco Marsilli
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Campana
L’Orchestra Haydn alla Campana

