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I 60 ANNI DELLA CARTA SOCIALE EUROPEA

 

La carta sociale europea compie 60 anni. Aperta alla firma a Torino il 18 ottobre 1961, la Carta è un trattato internazionale del Consiglio d’Europa che garantisce un ampio ventaglio di diritti umani quali lavoro, alloggio, salute, istruzione, assistenza e tutela sociale. È complementare alla Convenzione europea dei diritti dell’Uomo, che protegge i diritti civili e politici. Spesso considerata la Costituzione dell’Europa in campo sociale, la Carta pone l’accento sulla protezione dei gruppi vulnerabili come gli anziani, i minori, le persone con disabilità e i migranti, distinguendosi come custode dei diritti sociali ed economici fondamentali. Per tener conto delle sfide delle nostre società moderne, il contenuto della Carta è stato completato da una versione riveduta del 1996 che nel 2021 compie 25 anni. Oggi, la Carta è l’insieme di norme in materia di diritti umani più accettato all’interno del Consiglio d’Europa. Tutti i 47 Stati membri hanno firmato o la Carta del 1961 o quella riveduta.

Il rispetto della Carta da parte degli Stati contraenti è garantito dal Comitato europeo dei diritti sociali – un organismo composto da 15 membri indipendenti e imparziali – che opera nel quadro di due distinte procedure: quella dei rapporti nazionali e quella dei reclami collettivi. Nell’ambito della procedura dei rapporti nazionali, vengono adottate delle «conclusioni», mentre per la procedura dei reclami collettivi si tratta di «decisioni». Un Protocollo aperto alla firma nel 1995 ed entrato in vigore nel 1998 consente alle organizzazioni sindacali nazionali e internazionali, alle organizzazioni datoriali e alle organizzazioni internazionali non governative di sottoporre al Comitato i propri reclami riguardanti le violazioni della Carta. «I diritti sociali rappresentano un elemento fondamentale del sistema globale di garanzie collettive per la protezione dei diritti umani in Europa. La pandemia da Covid-19 ha tuttavia accentuato le crescenti disuguaglianze all’interno delle nostre società. La Carta sociale del Consiglio d’Europa aiuta gli Stati membri a combattere questa tendenza, sostenendo lo sviluppo di dispositivi di protezione dei diritti sociali efficaci anche in tempi di crisi», ha dichiarato la segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, in occasione delle celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Carta, tenutesi il 18 ottobre a Strasburgo.

 

Giuseppe Zaffuto, portavoce del Consiglio d’Europa per l’Italia

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