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«C’era una volta... – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori». No, un gruppo di compositori, e i lettori non sono piccoli. «Ma cosa centrano con la Pace?». C’entrano, prima di tutto perché erano particolarmente bravi, e gli artisti bravi lavorano sempre per il dialogo, la tolleranza, e la comprensione tra culture diverse, e poi perché erano la giuria di un concorso che si chiamava «Strumenti di Pace». Era il 22 maggio 2010, faceva quasi caldo, le partiture arrivate erano molte, e seduti attorno a un tavolo c’erano il presidente, Ennio Morricone, il vicepresidente Salvatore Sciarrino, Jesús Rueda Azcuaga, Michel Tabachnik, un compositore che è anche un grande direttore d’orchestra, e Marcello Filotei che scrive musica, organizza concorsi e dirige questa pubblicazione. Qualche mese dopo, il 9 luglio, ci sarebbe stato il concerto finale al Colle nel quale sarebbe stato eseguito il brano vincitore: Tre Forme dell’infinito informe di Andrea Portera. Ma il format del Concorso pretendeva anche qualcos’altro: al presidente della giuria veniva commissionato un brano con lo stesso organico e sullo stesso testo offerto ai partecipanti, grande orchestra, baritono, versetti sulla Pace tratti dall’Antico Testamento, dai Vangeli e dal Corano. È stato così che Ennio Morricone, compositore per il quale qualsiasi presentazione sarebbe riduttiva, decise di fare un dono a Maria Dolens scrivendo Jerusalem, e la parola “dono” va intesa in senso letterale. La prima esecuzione mondiale fu affidata all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Daniel Kawka, la voce era quella di Christian Miedl. Gli affezionati di Radio3Rai, ebbero la possibilità di ascoltare il concerto in diretta, il programma prevedeva anche l’Ouverture Tragica di Brahms e la Sinfonia n. 4 Tragica di Schubert. Alla fine agli ascoltatori radiofonici bastò spegnere l’apparecchio, per i 5.000 che sul Colle gremivano il teatro all’aperto e il Giardino della Memoria, ci volle un po’ per tornare a casa. Le strade, qualche volta, sono meno ampie della passione per la musica e per la Pace.

I lavori della giuria: in primo piano Ennio Morricone, al centro Marcello Filotei, sullo sfondo Jesús Rueda Azcuaga

La giuria sotto la Campana, da sinistra: Michel Tabachnik, Ennio Morricone, Salvatore Sciarrino, Marcello Filotei, Jesús Rueda Azcuaga

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