STORIE DI TRENTINI NEL MONDO
TOMÁS FRANZOI DALLA VALSUGANA AD AVELLANEDA

 

Abbiamo chiesto ad alcuni discendenti di trentini emigrati di raccontare le loro storie in prima persona, ponendo l’accento su quanto la loro origine li abbia indirizzati e influenzati nella vita. Questo non sarebbe stato possibile senza l’attiva e amichevole collaborazione dell’Associazione Trentini nel Mondo, nata nel 1957 con finalità di solidarietà sociale e come strumento di aggregazione e assistenza per i migranti trentini e per i loro discendenti. Il personaggio che presentiamo in questo numero è Tomás Franzoi discendente di quinta generazione di emigrati trentini in Argentina.

 

Mi chiamo Andrey José Taffner Fraga, sono discendente di Angelo Tafner, uno dei pionieri immigrati nella fondazione di Rio dos Cedros (Santa Catarina – Brasile), emigrato da Mattarello (Trento), alla fine del XIX secolo. Sono professore universitario di diritto commerciale e tributario e sono anche avvocato tributarista. Nonostante ciò, non sono mai riuscito a smettere di essere studente, ho continuato a studiare e oggi sto completando un dottorato di ricerca in diritto. Sono sposato con Daniela Destefani, anche lei discendente di immigrati trentini (e mantovani), e abbiamo una figlia di nome Angela. Il nome non è casuale: fa riferimento alla coppia di immigrati della nostra famiglia, Angelo Tafner e Angela Perini. Poiché mia moglie parla fluentemente il dialetto trentino, passo dopo passo, lo stiamo insegnando alla nostra figlia, che oggi ha cinque anni, affinché anche lei diventi erede di questa ricchezza culturale.

Nel 2007, seguendo l’esempio di mio nonno, Olivio Taffner (uno dei fondatori del Circolo trentino di Rio dos Cedros, che è a sua volta uno dei primi in Brasile), ho iniziato anch’io a impegnarmi nel movimento associativo. Sono entrato nel consiglio direttivo del Circolo trentino della mia città con l’intento di formare un gruppo di giovani, cosa che è avvenuta nello stesso anno, il 2007, con la creazione del gruppo (termine dialettale che significa “giovani”). Il gruppo ha operato per diversi anni, avvicinando la gioventù della città all’associazionismo trentino e realizzando le attività più diverse.

Il desiderio di avere una connessione più profonda con la mia storia, oltre all’impegno nell’associazionismo trentino, mi ha anche spinto a intraprendere ricerche genealogiche per comprendere le origini della mia famiglia, i Tafner. Così ho iniziato a investigare, a interrogare i parenti, a raccogliere storie e fatti e, soprattutto, a fare ricerche in archivi e registri per ricostruire la genealogia della mia famiglia.

In questo frangente, ho iniziato a entrare in contatto con Maria Antonietta Bellato Tafner, che da anni stava studiando la storia della famiglia Tafner nella provincia di Trento. Mettendo insieme le ricerche disponibili, incluse quelle fatte da Olivio Tafner, mio nonno, siamo riusciti, nel 2017, a pubblicare il libro Famiglia Tafner: storia e traiettoria, in Europa e in Brasile, che racconta la storia e la genealogia della famiglia, dai primi registri nella Val dei Mocheni (secolo XIV) fino ai giorni nostri. Nello stesso anno abbiamo organizzato il grande incontro della Famiglia Tafner a Santo Antônio, frazione di Rio dos Cedros, luogo storico dell’arrivo dell’immigrato Angelo Tafner.

Dopo la ricerca sulla storia familiare, mi sono sentito spinto a condurre uno studio un po’ più ampio sulla presenza e le tracce della cultura trentina nella mia città, Rio dos Cedros. Si trattava di una ricerca piuttosto complicata, poiché bisognava identificare gli elementi della cultura trentina che ancora si potevano verificare in città. Questo inventario è stato completato nel 2019 e il risultato è stato un nuovo libro: Rio dos Cedros, il cuore trentino del Brasile, pubblicato nel 2020 (bilingue italiano/portoghese), ma la cui presentazione ufficiale alla comunità è stata rinviata al 2021 a causa della pandemia. Sempre nel 2019 ho partecipato come delegato della Provincia autonoma di Trento al «Seminario per la creazione di una rete di giovani italiani nel mondo» organizzato a Palermo dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.

E proprio in quegli anni della pandemia, è arrivato l’invito a intraprendere una nuova e inedita ricerca, in collaborazione con Renzo Grosselli. Il ricercatore e storico trentino ha accettato di venire a Rio dos Cedros e passare alcuni mesi in città, intervistando i residenti e raccogliendo materiale per scrivere un’opera sull’identità culturale in una comunità di discendenti trentini sei generazioni dopo l’inizio dell’immigrazione. Dopo mesi di interviste e più di un anno di lavoro per la stesura del testo, siamo riusciti, alla fine del 2022, a vedere pubblicato l’opera, scritta a quattro mani, che conta quasi seicento pagine: Rio dos Cedros nella nostra mente, pubblicata dal Museo Etnografico Trentino di San Michele.

Oltre a queste pubblicazioni, diverse altre di interesse per la comunità italiana verranno realizzate, anche nell’ambito giuridico, una di queste nel The Italian Yearbook of International Law.

Nel 2022, ho ricevuto dall’associazione Trentini nel mondo l’incarico di Coordinatore dei Circoli Trentini degli Stati di Paranà e Santa Catarina, con un’area di competenza che coinvolge 29 Circoli, una delle aree con la maggiore concentrazione di discendenti trentini in tutto il mondo. Abbiamo subito iniziato il lavoro visitando le città e le associazioni, per incentivare la ripresa delle attività nel periodo post-pandemia. Abbiamo avuto la gioia di realizzare alcune iniziative importanti, come la fondazione di due nuovi Circoli trentini e la ripresa delle attività di alcune associazioni che erano stagnanti. Inoltre, siamo riusciti a rafforzare i legami tra i Circoli trentini e il Consolato Generale d’Italia che copre la nostra regione, grazie alla generosa apertura promossa dalla console Eugenia Berti.

Infine, quest’anno, il 2025, segna i 150 anni dell’immigrazione italiana in Santa Catarina. Ho partecipato alla fondazione della commissione statale dedicata ai 150 anni, oltre che alle commissioni regionali e alla commissione municipale di Rio dos Cedros. Ci sono molti progetti in corso, in particolare un libro con una raccolta di studi con capitoli scritti da diversi ricercatori sull’immigrazione italiana in tutta Santa Catarina, che sto coordinando e che sarà pubblicato quest’anno.

Il lavoro continua su molteplici fronti. Dividiamo la nostra vita tra famiglia, lavori accademici, la professione legale, il dottorato e l’associazionismo trentino, specialmente in quest’anno di celebrazioni. Siamo convinti che tutto questo, molto più che un sentimento di nostalgia, rappresenti opportunità per il futuro. Del resto, i trentini, e anche i loro discendenti all’estero, hanno sempre compreso perfettamente il concetto (e i vantaggi) di lavorare in rete.

Andrey José Taffner Frag legge una “lettera aperta” durante un evento della Fondazione Culturale di Santa Catarina (Governo dello Stato di Santa Catarina)

Andrey José Taffner Frag con la moglie Daniela Destefani e la figlia Angela Destefani Fraga alla festa della Colonia Nova Itália, a Santa Catarina.

Andrey José Taffner Frag con Renzo Grosselli durante la presentazione del libro «Rio dos Ce- dros nella nostra mente», scritto a quattro mani dai due ricercatori.

Andrey José Taffner Frag riceve un riconoscimento dal Comune di Blumenau (Santa Catarina) per il lavoro svolto nel campo culturale.

Iscriviti alla nostra newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione