Wanda Berasi, in arte Muky, è morta lo scorso anno. Era nata nel 1926 e per tre decenni si è fermata a riflettere, quasi ogni dicembre, su quello che era appena accaduto per sintetizzarlo in un presepe. Il successo è stato internazionale anche per la tragica attualità di quello che metteva sotto l’attenzione di tutti sublimandolo in una visione artistica. È così che sono nati nel 1989 Cambogia. Colori e Trincea, nel 1990 Kuwait. Il mio sangue sanguina sul sangue, nel 1991 Sud Marocco. Aiutami - strillo fra i crisantemi e via via risalendo i decenni fino all’attualissimo Crosta Terrestre. Inquinamento / respiro meccanico di Gesù del 2000.
Tutti in mostra alla Campana fino alla fine delle feste. Il più attuale di tutti, però, non è esposto alla Fondazione ma presso la Chiesetta del Redentore a Rovereto, dove il 25 novembre è stata inaugurata la mostra «Asylum, dare cercare offrire trovare» curata da Roberto Ronca. Lì, oltre al presepe realizzato nel 1998 da Muky e intitolato Arafat – Netanyahu. Trattative di Pace in Medio Oriente. Tregua della caccia all’uomo, fino al 7 gennaio si potranno ammirare opere di altri 16 artisti. Asylum, spiega il curatore «è una riflessione. Un modo per attrarre coscienze che in questo periodo dell’anno sembrano smarrire il senso delle cose in favore di un comportamento di gregge che nulla ha a che fare con il reale senso del momento».
Arafat – Netanyahu. Trattative di Pace in Medio Oriente. Tregua della caccia all’uomo