Nel momento in cui Maria Dolens si trova nella fase di meritato riposo invernale, i rappresentanti della Fondazione Campana dei Caduti sono impegnati nella predisposizione del programma di attività per l’anno 2021. Si tratta di un impegno reso più complesso, rispetto a precedenti esperienze, dal prolungarsi della grave emergenza epidemiologica. Questo fatto si traduce in una generale insicurezza circa i tempi necessari per la ripresa di eventi e manifestazioni “in presenza”, che costituiscono senza dubbio l’obiettivo primario a cui tendono gli sforzi, tanto creativi che organizzativi, di tutte le entità promotrici, a prescindere dalle sfere di competenza.

Nel caso della nostra Fondazione la attuale, oggettiva, situazione di incertezza, in cui la salute di ogni singola persona rappresenta il valore prioritario da salvaguardare, si associa alla constatazione di quanto il Colle di Miravalle costituisca un’area privilegiata, per forza del richiamo spirituale e fascino scenografico. Prova ne è che anche in un 2020 caratterizzato da protratti periodi di chiusura al pubblico lo spazio monumentale della Campana dei Caduti se, da un lato, ha fatto registrare un inevitabile calo di presenze rispetto ai 12 mesi precedenti, è stato allo stesso tempo in grado di contenerlo, in termini percentuali, ben al di sotto della media delle realtà museali nazionali.

Tenuto conto di quanto precede, con il concreto sostegno della Provincia di Trento e del Comune di Rovereto la Fondazione sta utilizzando questo periodo per potenziare l’immagine e l’attrattività della Campana dei Caduti anche in una, sin qui inedita, dimensione “a distanza”. Fra le principali misure contemplate, si è dato vita a un mensile in lingua italiana e inglese destinato a farne meglio conoscere la storia e l’attualità. È inoltre ormai completato il progetto che consente dettagliate visite virtuali all’area monumentale, effettuabili dal sito della Fondazione. È prevista inoltre una più estesa presenza sui “social”.

Nello sviluppare tali moderni strumenti informativi, è chiara la volontà della Fondazione di permettere soprattutto a coloro che non la conoscono ancora di avviare una preliminare presa di contatto, da completare - non appena le circostanze esterne lo consentiranno - con la scoperta di luoghi ricchi di richiami e di suggestioni. Immaginare il ritorno alla abituale animazione del Bosco della Pace, del Parco della Memoria e del coloratissimo Viale delle Bandiere, percorso che conduce alla rassicurante imponenza di Maria Dolens, rappresenta per ogni collaboratore della Fondazione una formidabile motivazione.

A proposito di bandiere, nel corso del 2021 sarà certamente formalizzata la 100.ma adesione al Memorandum per la Pace, un risultato che pone la Fondazione in una posizione di assoluto prestigio, nell’ambito del panorama associativo italiano, quanto ad ampiezza e qualità della proiezione internazionale.

Occorre infatti considerare che alla rete di relazioni intrattenuta con le Rappresentanze diplomatiche a Roma si affiancano i qualificati partenariati in atto con il Consiglio d’Europa a Strasburgo e le Nazioni Unite a New York. È ferma intenzione del Consiglio di Reggenza valorizzare il significativo traguardo dei 100 Vessilli mediante un evento ad hoc, al tempo stesso testimonianza del cammino percorso e incitamento verso nuovi obiettivi.

Anche per gli ulteriori eventi in fase di programmazione per il 2021 (composti da un mix di conferenze e dibattiti, concerti e mostre d’arte, manifestazioni evocative di ricorrenze storiche) la speranza confessata sotto voce è quella di un miglioramento della situazione sanitaria nel suo complesso, in grado di permettere l’accesso in sicurezza agli spazi della Fondazione.

In proposito, vale la pena sottolineare una volta di più come il realizzarsi nel corso dei prossimi mesi di tale, più favorevole, scenario dipenda anche dal senso di responsabilità di ciascuno di noi.

Rientrando nei rituali di ogni nuovo anno la facoltà di esprimere un desiderio, quello che mi sento qui di formulare è senza incertezze rivolto alla ricerca di una ritrovata normalità, che consenta a Maria Dolens di proseguire senza condizionamenti esterni e nei confronti dell’uditorio più vasto e cosmopolita la propria autorevole opera di sensibilizzazione circa gli indubbi meriti e innegabili vantaggi della Pace fra gli Stati e della costruttiva convivenza fra le popolazioni.

 

Il Reggente Marco Marsilli

marco marsili

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