SPORT E PACE

 

Impegno e risultati, senza dimenticare che esistono anche gli altri, che certe volte sono più tenaci e bisogna accettarlo. Vale per lo sport e anche per la Pace. L’importante è imparare a rialzarsi quando si perde, prima o poi una vittoria o un accordo internazionale arriveranno, forse, ma continuare a provare è già un risultato.

Qualsiasi disciplina sportiva può essere una metafora di quasi tutte le attività umane, ma l’atletica leggera ha sempre rappresentato qualcosa di speciale, principalmente perché chi la pratica si misura con se stesso prima che con l’avversario. Bisogna correre veloce, lanciare il peso lontano, saltare più in alto possibile. Poi se nessuno fa meglio si vince. Non ci sono rigori inesistenti, fuorigioco non rilevati, avversari di cui sfruttare le debolezze sul rovescio. C’è solo un numero che ti segnala se sei riuscito a superare il tuo limite o se dovrai provarci ancora. Insomma dipende da te, da quello che decidi di fare, da cosa riesci a ottenere, da quanto sei disposto a impegnarti, e dal talento che hai. Lo stesso si può dire per chi si batte per ampliare il perimetro delle zone del mondo che sono in Pace, almeno di qualche chilometro in avanti, almeno di qualche metro più in alto, tra vittorie e sconfitte, momenti esaltanti, fatica e delusioni cocenti.

Forse allora non è un caso che proprio a Rovereto dal 1965 si svolge il Palio Città della Quercia, che non è solo uno tra i più antichi meeting di atletica leggera d’Italia, ma anche un modo per ricordare a tutti dove si trova la Città della Pace, con i suoi musei e la sua Campana. Quest’anno c’era anche Gianmarco Tamberi, medaglia d’oro nel salto in alto alle Olimpiadi di Tokyo, che anche in questa occasione è salito molto in alto, fino al Colle di Miravalle, per incontrare Maria Dolens. Con lui diversi atleti in rappresentanza della delegazione americana e Margherita Magnani per la Federazione italiana di atletica leggera. Sono stati ricevuti dal Reggente, Marco Marsilli, e accompagnati dalla consigliera delegata per il Comune di Rovereto, Arianna Miorandi.

Una visita speciale per noi, certo, ma anche un memento per i campioni: se lo sport è promotore di Pace allora saltare un centimetro più in alto vale più di una medaglia.

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